La Terra Santa è terra di pietre
Pietre bianche e grigie, polverose, grandi e piccine, che si alternano sulle alture, che circondano rare macchie di verde polveroso, che contendono lo spazio a strade di asfalto o di sabbia, a villaggi e città fatti di altra pietra, e a muri.
Pietre squadrate, che compongono le mura di case vecchie e nuove, pietre che si alternano enormi e squadrate in quello che resta del muro del Tempio di Erode il Grande, ora muro del pianto di tanti uomini piccoli.
Pietre logore e luccicanti delle strade di Gerusalemme vecchia , pietre lustrate dal passaggio di milioni di pellegrini, segnate dagli scarponi militari, scheggiate da altre pietre scagliate con rabbia.
Pietre Sante, pietre che segnano il passaggio, la vita o la morte di un Dio; pietre che sono un simbolo e pesano come macigni sulla storia e sulla vita di questa regione.
Pietra della lastra dove è stato appoggiato Gesù dopo la crocefissione,pietra del cucuzzolo spelacchiato del Golgota, protetto da una teca di vetro perché il vento ed i pellegrini non portino via la polvere di cui è composto.
Pietra del monte degli ulivi , luogo dell’ascensione di Gesù; intorno Pietre delle tombe del vecchio cimitero ebraico, luogo privilegiato di chi sarà più vicino al cielo l’ultimo giorno del mondo.
E poi la madre di tutte, la pietra contesa
Pietra di fondazione del mondo, per gli uni, il santo dei santi, la even shetiyyah.
Pietra da cui Maometto, per gli altri ,spiccò il volo per un viaggio di una notte verso la Mecca e ritorno.
Pietra sacra per tutti , per tutti pietra da contendere, pietra da non lasciare agli altri.
Pietra su cui pregare ma, prima ancora, per cui combattere, uccidere.
Anche se è solo una pietra.
Antonio
Le città invisibili: i nostri racconti di viaggio, trek e bici da condividere. Inviate un breve racconto a: lya.brintazzoli@yahoo.it