Occuparci ora di ambiente, è una buona scelta, una scelta di prospettiva, sia la prospettiva della vita che abbiamo davanti, sia la prospettiva da cui vedere le cose.
Una delle possibili traduzioni del termine ecologia, partendo dalle due parole greche che la originano, può essere “studio della casa”, ed è una buona traduzione. Studio della nostra casa, capire quali sono le regole che governano la nostra vita e rispettarle; regole che sono alla base di una scelta di pace, fra gli uomini e con la natura.
Partendo da questa definizione la parola ecologia trova il suo spazio, di diritto, fra le parole di Casa per la Pace, e quindi fra le sue attività. Possiamo insieme riflettere, capire, mettere in fila concetti e parole.
Per come la vedo io, per come vorrei vederla “crescere” in Percorsi di pace , la parola ecologia, e quindi la nostra attività, non è legata scelte ideologiche, tantomeno a stili di vita che vogliamo imporre.
Di ecologia se ne parla tanto, probabilmente troppo; la “green economy”, economia verde è uno dei pilastri del recovery plan europeo, della ripartenza economica ( e quindi sociale..) dell’Europa e dell’ Italia.
La pandemia ha accentuato dei comportamenti non propriamente virtuosi dal punto di vista ambientale. Il ricorso all’acquisto on line , oltre alla modifica dei comportamenti d’acquisto e alla penalizzazione delle economie locali, ha portato ad un incremento di spostamento su strada (i corrieri) di pacchi (imballaggi), tutti fattori di inquinamento.
Pure l’acquisto a distanza è stata ed è una delle soluzioni ai problemi derivanti dal lock down, e quindi inevitabile per chi non poteva e non può arrivare diversamente alle merci di cui aveva bisogno, senza scordare che nelle zone rosse molti negozi sono proprio chiusi.
L’utilizzo delle mascherine e dei guanti è fondamentale (più le prime che i secondi) nella protezione dal virus, ma ne troviamo sempre più buttate per terra, nei prati e già nel mare e sulle spiagge.
Le mascherine sono assolutamente inevitabili, ma è indispensabile smaltirle correttamente e non abbandonarle ovunque.
Oppure il consumo take away, ad esempio al bar, fruibile solo tramite bicchieri di carta che finiscono, quando va bene, nei bidoni vicino al bar, oppure ovunque nelle immediate vicinanze
Non è tutto bianco e nero, la prima soluzione è educare ed educarsi a comportamenti virtuosi, puntando al coinvolgimento delle persone piuttosto che all’affermazione dei principi.