- Come hai vissuto e come stai vivendo il tuo lavoro di insegnante in questa situazione di pandemia?
Come ho vissuto il mio lavoro da insegnante...dico ho vissuto perché la chiusura in casa e la Dad l'ho vissuta solo durante il primo lockdown, quello da marzo a giugno l’anno scorso, visto che insegno alle medie e alle medie da settembre ho fatto poche lezioni in Dad.
- Ci sono paure, timori, soddisfazioni, delusioni di cui ci vuoi parlare?
Io mi sono "buttata" letteralmente al buio, ho chiesto, mi sono informata perché assolutamente non volevo non farcela. Non è stato semplice preparare il materiale per i ragazzi, sempre tanti timori per la connessione che non era detto ci sarebbe sempre stata, per la lezione bella ricca, lo schermo da condividere, il timore di non riuscire a coinvolgere tutti. Ci sono state delle soddisfazioni perché magari sono riuscita a far lavorare i ragazzi che di solito non facevano nulla.
- Hai avuto aiuti dall’apparato istituzionale della scuola? E hai trovato ostacoli?
Non ho avuto troppi aiuti dall’apparato scuola, ci hanno lasciato in balia del pc e delle presentazioni, della nuova piattaforma Google suite, erano tutte cose troppo nuove per me. Io preparavo le mie presentazioni, mi sono appoggiata al libro digitale che fino ad allora non avevo mai usato, alle videolezioni nel libro digitale, cercavo materiale in rete da condividere, su youtube visto che sono musicista.
- Quali strategie e modalità di lavoro hai messo in atto? Quali tra queste hanno avuto un’elaborazione collegiale e come?
Nessuna mia strategia ha avuto un'elaborazione collegiale, ho condiviso dei miei lavori con colleghi musicisti di altre scuole.
- Quali sono stati il meglio e il peggio che hai visto emergere?
Ho fatto fare dei lavori ai ragazzi che prima non avevo fatto, mi rimandavano i compiti a tutte le ore, paradossalmente si lavorava di più, chi voleva poteva lavorare di più, riuscivo ad avere un più profondo con alcuni ragazzi volenterosi e sono andata più a fondo nel conoscerli con i loro temi.
- Che cosa hai notato in questa situazione e che non avevi notato prima (nella scuola, negli alunni, nei colleghi)?
Il fatto di usare il registro elettronico e allo stesso tempo classroom nelle aule virtuali mi faceva per forza tenere il mio lavoro più organizzato e monitorato. La mole di lavoro era quasi raddoppiata, forse perché era uno spazio non usato prima e sconosciuto.
- C’è qualcosa che hai imparato e che secondo te potrebbe essere mantenuto nella normalità?
Ora credo che ci metterei meno tempo. Posso dire che non mi è dispiaciuto per nulla aver potuto mettere mano a questa nuova modalità a distanza.