Nell’auletta Don Milani, i lettori volontari di Casa per la Pace raccontano le storie più belle adatte ai bambini di tre, quattro, cinque e sei anni.
Ascoltare racconti, fin da piccoli, aiuta a conoscere il mondo, acquisire nuove parole, riconoscere somiglianze e scoprire differenze. Significa gettare le basi al desiderare ancora storie, sentirle ripetere – i bambini, infatti, sono conservatori – e di desiderarne nuove, man mano che l’esperienza del mondo cresce.
Soprattutto, significa diventare esploratori degli spazi sterminati dischiusi dall’avventura del linguaggio. Significa scoprire che la fatica di imparare a leggere (e scrivere) è una fatica che vale la pena di fare, per i tesori ai quali consente di attingere.
Le storie, infatti, insegnano ai bambini a non avere paura delle parole, passaggio fondamentale per la conquista della ricchezza del linguaggio perché solo la parola rende uguali, come scriveva don Milani a Barbiana.
«Tutti gli usi della parola a tutti», auspicava Rodari nella sua Grammatica della fantasia, «non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo» Apre la porta all’invenzione di storie, alla possibilità di servirsene per dare forma ai propri pensieri, sentimenti, idee.
Ma imparano anche ad ascoltare, e stare attenti alle storie degli altri insegna a riconoscere somiglianze, scoprire differenze che possono rappresentare una straordinaria opportunità di allargamento della propria visione del mondo
Nell’Auletta di Casa per la pace si ascoltano storie, si possono guardare le figure dei libri e ascoltare le avventure di tanti personaggi che attraversano le pagine dei migliori libri per l’infanzia.
L’attività vuole essere un rinforzo a quanto già proposto dagli insegnanti nelle scuole dell’infanzia ed è occasione di svago e divertimento anche per i genitori e i nonni che accompagneranno i bambini.