Come hai vissuto e come stai vivendo il tuo lavoro di insegnante in questa situazione di pandemia?
Il mio lavoro mi è apparso ancora più bello e importante. Soprattutto durante il lockdown è per me stato fondamentale avere i ragazzi da seguire e mantenere il rapporto con i colleghi.
Ci sono paure, timori, soddisfazioni, delusioni di cui ci vuoi parlare?
Nella nostra scuola abbiamo tutti lavorato con responsabilità, pertanto non ho avuto particolari timori. Le soddisfazioni sono tante, venute sia dai colleghi per la loro collaborazione, sia dai ragazzi, che sono rimasti insieme a noi durante la DAD dello scorso anno e che abbiamo ritrovato in settembre. La mia paura è che questa nuova chiusura per le scuole di Bologna si prolunghi oltre la metà di marzo.
Hai avuto aiuti dall'apparato istituzionale della scuola? E hai trovato ostacoli?
La Dirigente è sempre stata presente e solidale con noi docenti e con le famiglie dei ragazzi, sostenendoci con la sua competenza.
Quali strategie e modalità di lavoro hai messo in atto? Quali tra queste hanno avuto un'elaborazione collegiale e come?
Fin dal lockdown dell'anno scorso, abbiamo attuato modalità di lavoro su piattaforma per recuperare il rapporto con i ragazzi, oltre il registro elettronico. La piattaforma ufficiale gsuite ha visto un'elaborazione collegiale.
Quali sono stati il meglio e il peggio che hai visto emergere?
L' anno scorso prima dell'avvio della piattaforma ufficiale, c'è stato un momento in cui non siamo stati uniti e questo non ha giovato. Per fortuna poi le differenze si sono appianate.
Che cosa hai notato in questa situazione che non avevi notato prima? (nella scuola, negli alunni, nei colleghi)
L' importanza di stare insieme e condividere strategie e problemi; prima della pandemia sembrava tutto ovvio, in questa emergenza abbiamo capito ancora di più quanto sia importante per il nostro lavoro e per il rapporto con i ragazzi.
C'è qualcosa che hai imparato e che secondo te potrebbe essere mantenuto nella normalità?
Ho acquisito maggiori competenze informatiche, ma non ne farei un feticcio. La normalità della scuola è a scuola. Solo così la formazione e la crescita possono attuarsi in modo compiuto.